5 posti da visitare a Milano
- Mattia
- 26 apr 2019
- Tempo di lettura: 5 min

1) Castello Sforzesco
STORIA:
Il Castello Sforzesco, uno dei simboli di Milano, venne edificato nel XV secolo su disposizione del Duca di Milano Francesco Sforza quale reggia ducale e con il passare degli anni diventò prima caserma ed infine sede di musei e istituzioni culturali.
Consigliamo di visitare il Castello Sforzesco perchè è un monumento affascinante ricco di storia e mistero.
La torre del Filarete crollata a causa di un fulmine e ricostruita nei primi anni del Novecento, da cui si accede alla Piazza d'Armi, dove sono raccolti resti di antiche costruzioni, domina il Castello. Altre due torri caratterizzano la struttura: quella di Bona di Savoia e la Rocchetta, rifugio dei castellani nei momenti di pericolo e ora sede della sala del tesoro, custode del dipinto "Argo", opera del Bramante. Venne fondato al di fuori delle mura medievali dai Visconti nel 1300 e originariamente si chiamava Castello di Porta Giovia.
sforzesco milano.
Tra gli artisti che contribuirono alla sua realizzazione si annovera anche Filippo Brunelleschi e Leonardo da Vinci.
La veste odierna del castello si deve però al più importante dei lavori di riassetto: quello dell'architetto Luca Beltrami, che a cavallo fra '800 e '900 rimodellò la fortezza con importanti aggiunte e cambiamenti. La denominazione "Sforzesco" gli venne attribuita dallo stesso Beltrami, che curandone il complesso restauro, ritenne opportuno porre l'accento sull'età più splendida che essa aveva vissuto: quella degli Sforza.
informazioni generali:
piazza Castello
20121 Milano MI
telefono 02 88463700
fax 02 88463659
Come arrivare:
Metropolitana M1/M2 fermata Cairoli o M2 fermata Lanza.
autobus 57
Musei del Castello: mar – dom 9:00 – 17:30
Chiuso: il lunedì, il 25 dicembre, il 1° gennaio e il 1° maggio
Costo: intero € 3, ridotto € 1,50
2) Duomo di Milano
STORIA:
Il Duomo di Milano si trova sull'omonima piazza accanto alla Galleria Vittorio Emanuele II , ed è sormontato dalla celebre Madonnina , che rappresenta il simbolo della città di Milano dall'inizio del XIX sec.
Con la sua facciata neogotica, è il luogo ideale per iniziare una visita della città meneghina e richiama ogni giorno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1386 per volere dell'arcivescovo Antonio da Saluzzo e di Gian Galeazzo Visconti, all'epoca signore della città. Sorse nell'area precedentemente occupata dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore.
La sua elaborazione fu assai lenta e comprese un arco di tempo lungo ben sei secoli, rimanendo comunque fedele ai principi originali dell'arte gotica.
Nel 1418 venne consacrato l'altare maggiore da papa Martino V.
I lavori di costruzione proseguirono sotto la direzione di vari architetti, tra cui anche Leonardo da Vinci, e nel 1572 San Carlo riconsacrò il Duomo.
Interamente costruito in marmo, si fregia di ben 3400 statue che lo adornano rendendolo cosi unico al mondo simbolo dell'arte "Gotica fiorita".
La sua imponente struttura ne fa uno degli edifici religiosi più grandi d'Europa.
Oggi è composto da cinque navate, è lungo 158 metri, largo 93 e raggiunge un'altezza massima di 108 metri.
Nel punto più alto, nell'anno 1774, fu posta a protezione della cittadinanza la famosa Madonnina, una statua in rame dorato alta 4 metri, divenuta uno dei simboli della tradizione meneghina.
informazioni generali:
Cattedrale:
Tutti i giorni, dalle ore 8:00 alle 19:00
costo:
Cattedrale e Museo:
Adulti: 2€
Accesso gratuito per bambini di massimo 6 anni.
Terrazza:
Ascensore: 13€ (adulti) e 7€ (dai 6 ai 12 anni).
Scale: 8€ (adulti) e 4€ (dai 6 ai 12 anni).
Accesso gratuito per bambini di massimo 6 anni.
Come arrivare:
Metro: Duomo, linee 1 e 3.
Tram: firmate di Via Torino, linee 2, 3 e 14; fermata de La Dogana (Duomo), linea 24.

3) Galleria Vittorio Emanuele
STORIA:
La Galleria Vittorio Emanuele II, il cosiddetto salotto di Milano, fu costruita perché nella prima metà del XIX secolo la città guardava con invidia le evoluzioni urbanistiche delle grandi capitali europee e desiderava esserne all’altezza.
Nel 1859 l’idea di un passaggio coperto che mettesse in comunicazione Piazza Duomo e Piazza della Scala si fece sempre più concreta e così fu indetto un concorso internazionale per valutare le proposte di diversi architetti. Ben 176 architetti proposero le loro idee e fra tutte spiccò quella di Giuseppe Mengoni, che pensò ad una lunga galleria attraversata da un braccio, con un’ampia sala ottagonale al centro dell’incrocio. Nel 1865 cominciarono i lavori con la sistemazione della prima pietra direttamente da parte di re Vittorio Emanuele II di Savoia, e due anni dopo la Galleria venne inaugurata anche se ancora incompleta e senza la presenza del re. Ma la costruzione della Galleria Vittorio Emanuele II ha un epilogo tragico: il suo ideatore, Giuseppe Mengoni, morì proprio durante un’ispezione della sua “creatura”. Molti non pensarono ad un incidente casuale, ma ad un vero e proprio suicidio dovuto alle numerose critiche rivolte alla sua opera e alla delusione causata dall’assenza del re all’inaugurazione: nessuno poteva immaginare che il re era in pessime condizioni di salute e che sarebbe morto solo pochi giorni dopo. La Galleria è il salotto buono di Milano, dove ci si dà appuntamento per farsi vedere, acquistare (a caro prezzo), o semplicemente prendersi un caffè.
4) Quadrilatero della moda
informazioni generali:
Il Quadrilatero della Moda è uno dei quartieri del Municipio 1 di Milano in cui si concentra il maggior numero di negozi d'abbigliamento di grandi e piccole firme, atelier e showroom di tutta la città. E' la meta preferita per gli amanti dello shopping e cuore pulsante degli eventi legati alla Settimana della Moda, che si svolge ogni anno nella città lombarda nel mese di settembre. E' così chiamata perché composta da quattro strade che si uniscono fino a formare un vero e proprio quadrato.
Le vie del Quadrilatero della Moda sono: via Monte Napoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia.
Il Quadrilatero è compreso tra quattro vie principali, di cui la più importante è di certo via Monte Napoleone, la strada più costosa e prestigiosa al mondo secondo l'indice "Main streets across the world" che censisce quelle dedicate allo shopping a livello internazionale. Ci sono poi l'adiacente via Manzoni, e, a seguire, via della Spiga e Corso Venezia, che si ricongiunge proprio a via Montenapoleone. Si compone inoltre di alcune strade interne, tra cui ci sono via Borgospesso, via Santo Spirito, via Gesù, via Sant'Andrea, via Bagutta e via Verri. Questa zona è una delle più amate da turisti, cittadini ed esperti del mondo della moda, rappresentativa al pari del quartiere Brera e dei Navigli.
Come arrivare:
Arrivare al Quadrilatero della Moda è facile: il consiglio è di utilizzare i mezzi pubblici, in particolare potete utilizzare la linea M3 della metropolitana e scendere alla fermata "Montenapoleone" oppure la linea M1 e scendere a "San Babila".
5) I Navigli
informazioni generali:
i Navigli sono il simbolo della vita notturna milanese. Passeggiare lungo le vie e la Darsena dall’aperitivo fino a tarda serata è una delle attività preferite di cittadini e turisti.
STORIA:
Il Naviglio Grande è il più antico. La prima fonte scritta risale al 1209 anche se i lavori potrebbero risalire al 1177, quando Milano venne ricostruita dopo l’arrivo di Barbarossa. Inizialmente lo scopo del naviglio era quello di irrigare i campi alle porte di Milano e, forse, anche come fossato difensivo.
Solo dal 1257 iniziarono i lavori per renderlo navigabile. A volerlo fu il podestà Beno de’ Gozzadini. che però dovette porre a tassazione i beni del Clero per avere i soldi necessari alla realizzazione. Ciò gli costò poco tempo dopo la vita e fu affogato nel suo stesso naviglio, almeno secondo la leggenda.
Il Naviglio Pavese invece è il corso d’acqua voluto dai Visconti per unire Milano e le loro terre in direzione di Pavia. Galeazzo Visconti nel 1359 iniziò la realizzazione dei lavori. Successivamente si perse pian piano interesse per questo naviglio, in particolare dopo la caduta di Visconti e Sforza. Fu poi il governatore spagnolo Pedro Enriquez de Acevedo a far ricostruire il naviglio pavese da Giuseppe Meda che realizzò poi anche la Darsena.
Infine a Milano si trova anche un terzo naviglio noto come Naviglio Martesana o Naviglio Piccolo. Fu voluto da Francesco Sforza nel 1460 e si dice che una buona parte del canale e delle chiuse sia stato tracciato da Leonardo da Vinci.
come arrivare:
Metro – MM2, Porta Genova
Bus – 2, 3, 9, 47, 74
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